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Quando dopo una manciata di chilometri dovranno affrontare le prime ripide rampe che da Stazzona si inerpicano verso il Passo dell’Aprica, i corridori non condivideranno sicuramente il termine “quiete” associato a questa tappa, soprattutto se si considera che soltanto 16 ore prima avranno da poco tagliato il traguardo di quella mostruosa frazione che prevede le scalate al Mortirolo, allo Stelvio e all’Umbrailpass. Ciò nonostante, se si confronta questa tappa a quella precedente, o anche a quella successiva, viene spontaneo prevedere che, quantomeno per i leader della generale, quella del 23 Maggio si dovrebbe delineare più che altro come una frazione di raccordo. Il che di solito vuol dire bagarre sin dal chilometro zero per riuscire a centrare la fuga buona, sia da parte dei cacciatori di tappe, ma anche di coloro che, a causa d’imprevisti, si ritroveranno quel giorno troppo indietro in classifica per permettersi attendere oltre a mettersi in luce.

Dopo essere dunque arrivato a Bormio il giorno precedente, il Giro riparte sempre dalla Valtellina, ma dal suo estremo più a sud, ovvero Tirano, per tornare in Valcamonica – attraversata interamente il giorno precedente – passando, come già detto, dal Passo dell’Aprica, una salita di 12km con una pendenza media del 6.4%, ma con punte che raggiungono anche il 14%. Dalla vetta i corridori piomberanno su Edolo (di fatto lo snodo della 16^ e 17^ tappa) per iniziare immediatamente a scalare il secondo gran premio della montagna, ovvero il Passo del Tonale. Sebbene la salita inizi formalmente da Ponte di Legno, bisogna notare che dai 700m di Edolo si sale in realtà costantemente per quasi 30km, fino al GPM posto a 1883 metri: imboccata la SS 42, c’è da affrontare una prima parte di circa 20km che sale al 2-4% fino a Ponte di Legno; qui inizia la salita vera e propria, con un dislivello di 625 metri da superare in 10.2km, per una pendenza media del 6.13%. In vetta si abbandona la Lombardia (per ritornarci tuttavia nell’ultima frazione) per entrare in Trentino, dove inizia un percorso più agevole, poiché caratterizzato prima da una lunga discesa che dalla Val di Sole porterà ai 210m di San Michele all’Adige, poi dagli 8 km di salita non troppo ripida che portano a Giovo, e da qui, infine, ci saranno da percorrere gli ultimi 80km che condurranno il gruppo sino ai 770 metri di Canazei, dove sarà posto il traguardo.

Disegnata apposta per una fuga da lontano, con salite poste ad inizio corsa che potranno far acquisire un buon vantaggio ad una fuga numerosa, questa tappa può offrire una sola insidia (od opportunità…) per chi si starà giocandola classifica generale: qualora la prima salita fosse affrontata a velocità molto elevate e, nella confusione generale, qualche uomo di classifica con due o tre compagni di squadra dovesse riuscire a sganciarsi, o al contrario dovesse mostrarsi in difficoltà, allora ogni tentativo di previsione dovrà essere abbandonato, per lasciare che il copione venga scritto dai primi attori in persona.