1° Maggio: Il PD Bergamasco in piazza con i lavoratori – Il lavoro è dignità, libertà, uguaglianza

Il Partito Democratico di Bergamo partecipa con convinzione al corteo del Primo Maggio organizzato da CGIL, CISL e UIL, insieme a iscritti e simpatizzanti, per affermare con forza un principio fondamentale: il lavoro giusto è il cuore della nostra democrazia e della nostra Costituzione.

“Anche quest’anno saremo in piazza a Bergamo, al fianco dei sindacati e dei lavoratori, per celebrare il valore del lavoro e per chiedere con urgenza una riforma vera, profonda e concreta del mondo del lavoro”, dichiara Gabriele Giudici, segretario provinciale del PD Bergamasco. “Una riforma che metta fine alla precarietà dilagante, che restituisca dignità attraverso salari giusti e che assicuri sicurezza reale in ogni ambiente lavorativo. Il lavoro deve tornare ad essere ciò che la nostra Costituzione afferma con chiarezza: la base della dignità, della libertà e dell’uguaglianza di ogni cittadina e cittadino.”

Francesco Chiaramonte, delegato lavoro, economia e formazione professionale, rafforza il messaggio: “La tutela del lavoro e la sicurezza devono essere una priorità costante dell’agenda politica, e il nostro impegno in tal senso è fermo. Purtroppo, non possiamo dire lo stesso per l’attuale Governo, che resta inerte davanti a problemi drammatici: l’aumento degli infortuni, il calo del potere d’acquisto, la disuguaglianza salariale e l’assenza di politiche efficaci per la qualità e la competitività del sistema produttivo.”

I numeri parlano chiaro: oltre 110.000 denunce di infortunio sul lavoro nel 2024 in Lombardia, con 182 vittime. “Un quadro inaccettabile – prosegue Chiaramonte – che fotografa l’urgenza di un cambiamento. E mentre l’occupazione cresce nei numeri, la qualità resta bassa: le donne continuano a essere penalizzate, spesso costrette a scegliere tra maternità e lavoro, mentre la disparità retributiva è ancora marcata e sistemica.”

Una situazione, questa, che il segretario provinciale Giudici definisce “non degna dell’Italia del XXI secolo” e che richiede un cambiamento profondo. “Il Primo Maggio non è una ricorrenza da onorare solo simbolicamente, ma un impegno concreto da portare avanti ogni giorno dell’anno. Per questo – conclude – l’8 e il 9 giugno sarà fondamentale votare al referendum e mandare un segnale forte e chiaro al Governo Meloni: serve un’Italia che metta al centro il lavoro, i diritti e la dignità delle persone. Il PD c’è oggi in piazza, e continuerà ad esserci sempre, al fianco delle lavoratrici, dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali, per un lavoro sicuro, giusto e dignitoso.”

In allegato una foto del PD Bergamasco in corteo nel 2024.

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